Napoli sopra e sotto

vicolo

Vicolo d’arte

Qualsiasi aspettativa voi abbiate su Napoli, beh… abbandonatela. Perché nel bene e nel male Napoli vi sorprenderà e non corrisponderà ad alcuna immagine vi siate costruita nel vostro immaginario. Napoli è difatti, come si sente dire ovunque, la città dei contrasti. Da una parte caos, traffico, rumore, dall’altra calore umano, vicoli pieni di vita, cibo, fantastico. Da una parte delinquenza, disservizi, disordine, dall’altra giovani intraprendenti, bellezze architettoniche, capolavori d’arte. Un mix senza eguali che non vi lascerà indifferenti.

Arrivare a Napoli in auto non è complicato, a dispetto delle catastrofiche previsioni prospettate, così come non è difficile trovare un comodo e conveniente parcheggio pubblico proprio all’ingresso della città. Un po’ più laborioso è invece spostarsi verso il centro, visto che è assolutamente da escludere immergersi nel traffico con il proprio mezzo, pericolosissimo per la totale mancanza di rispetto delle norme di circolazione, e non è un eufemismo. Per la verità i mezzi ci sono, ma passano ad orari “elastici” per così dire e con forti ritardi, e le fermate sono a volte un tantino creative e difficili da identificare. Tuttavia questa è una città dove bisogna andare con lo spirito giusto, cioè tanta pazienza e tantissima voglia di comunicare, chiedere, chiacchierare. Si perché i napoletani sono straordinariamente disponibili e gentili, calorosi e desiderosi di aiutarti ad orientarti nella loro amatissima città. Così il benzinaio, sorridente e con tanta ironia, ti accompagna alla terza palma dopo la transenna del cantiere spiegandoti che quella è la fermata dell’autobus. L’autista dell’autobus, poi, ti fa da Cicerone mostrandoti tutte le borsette lasciate a terra ai semafori dopo gli scippi (e si raccomanda di tenere la tua bella stretta), spiegandoti e illustrandoti tutte le infrazioni stradali commesse in tempo reale (santi uomini… davvero santi uomini e abilissimi autisti), e contemporaneamente ti indica cosa andare a visitare indicandoti dove scendere e dove prendere l’autobus per tornare indietro, cosa nient’affatto scontata.

Il centro storico è magnifico con i suoi mille vicoli stretti e ricchi di sonora vitalità. Camminare, camminare, camminare. Questo è l’unico modo per vivere il centro di Napoli, fermandosi di tanto in tanto per una pausa caffè con babà, e magari, per pranzo, gustando una pizza fatta lievitare nelle camere di tufo giallo secondo una antica tradizione di epoca romana, una tecnica nuova ed antica allo stesso tempo che sfrutta le proprietà geotermiche della pietra in cui Napoli è stata scavata.
Dalle strette vie popolari ai viali dalle nobili architetture, ogni angolo regala qualcosa da ricordare. Ci sono luoghi dove è obbligatorio entrare come la Cappella di San Severo. Qui il Cristo velato, la Pudicizia e il Disinganno sono tre tra le più belle opere d’arte che abbiamo mai visto al mondo, ma vale la pena fermarsi ad osservare con attenzione anche le altre meraviglie di questo museo straordinario, come le macchine anatomiche, e ad approfondire  il genio e la creatività del committente di questa cappella, Raimondo di Sangro, settimo principe di San Severo, l’ideatore di tutto l’apparato artistico di questo luogo nonché creatore di tecniche di decorazione ancora oggi difficili da replicare.
Esiste poi una Napoli invisibile, nascosta, ma che deve essere vista perché racconta storie incredibili, amare e al contempo affascinanti. Napoli sotterranea è un viaggio nella storia a quaranta metri di profondità attraverso cunicoli e cisterne, i resti dell’antico  acquedotto greco-romano e dei rifugi antiaerei della Seconda Guerra Mondiale. La visita, organizzata da una Associazione omonima senza scopo di lucro (di iniziativa privata, ndr) ma interamente finalizzata a valorizzare il sottosuolo della città, è un’esperienza indimenticabile ben raccontata grazie a giovanissimi accompagnatori bravi e preparati.

Napoli rimane nel cuore, nonostante tutto. Grazie ai suoi mille volti sopra e sotto, la città ha un suo fascino indiscutibile che potrebbe con una sana e onesta gestione diventare una meraviglia invidiata in tutto il mondo.
E torniamo sempre qui a cantare la stessa serenata italiana…

Napule è nu sole amaro, Napule è addore e mare
Napule è na carta sporca e nisciuno se ne importa
E ognuno aspetta a ‘ciorta…

 

 

Consigli pratici/ Useful information:

Per visitare Napoli sotterranea /Visiting Naples Underground  Napoli sotterranea

 

 

 

6 pensieri su “Napoli sopra e sotto

  1. Avete dipinto Napoli in modo così bello e sintetico da far rimanere stupefatto anche uno come me che per lavoro vi ha vissuto tre anni. Ma le cose che descrivete voi io non le vidi. Oggi sì che le rivivo, ma il merito è vostro. Complimenti.

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  2. Qualcosa ho visto di Napoli, ma non è mai abbastanza; è una città che mi fa piacevolmene “impazzire” perchè visitandola si ha la sensazione di entrare in una centrifuga dove si mescola il sacro e il profano, un mixer che ti sorprende ad ogni passo che fai, disincantati e curiosi come bambini.
    Naturalmente voi siete meravigliosi a raccontarla e ho una gran voglia di ritornarci.
    baci e grazie

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