Quella mattina il sole precipitava sul tavolo della cucina tra disordine di biscotti sbriciolati e il vaniglia di una tovaglia troppo corta. Ridevamo del tempo, del meraviglioso tempo posato sulle valige e dei nostri piedi a bussola verso il sud. la sera di due ore prima, con le ultime carte infilate nelle tasche, togliendo virgole di vestiti, tenendo libri penne e fogli, scordavamo già la città conosciuta, e poi le strade camminate inghiottirono i nostri corpi. Iniziava così il primo viaggio, poi proseguito voluto cercato amato nella continua ricerca delle parti nostre scordate o perdute in angoli di mondo. Lì probabilmente siamo…aggrappati in una idea di creato che ci fagocita in un oceano, un deserto, un fiore.