Grecia. Micro Cicladi. Inseguendo un mondo perduto.

CicladiIl tempo passa e i posti inevitabilmente si trasformano. Spesso ci capita di pensare che se fossimo nati un paio di decenni prima avremmo visto luoghi intatti e genuini che oggi non esistono più e conosciuto gente ancora integra nelle proprie tradizioni e cultura. Spesso riflettiamo sulla natura contraddittoria del turismo di massa: da un lato il diritto sacrosanto per chiunque di viaggiare e trascorrere le proprie vacanza ovunque si voglia, dall’altro lo sciagurato risultato che tutto ciò ha generato, cioè l’omologazione totale. Per noi oggi viaggiare è diventata una sfida: riuscire a scovare nel mondo luoghi non completamente contaminati dall’imperialismo del turismo occidentale.
E quando questo accade è una sensazione meravigliosa.
Le isole greche possono regalare questa straordinaria esperienza a patto che si evitino quelle più rinomate e che si sia disposti a spostamenti più lunghi e faticosi. Se si accettano queste condizioni, e si sceglie il periodo giusto che mai coincide con i mesi di luglio e agosto, allora ci si aprirà alla incredibile avventura di un autentico viaggio nel tempo.
Le micro Cicladi per noi sono questo: un tuffo nel passato, l’abbandono totale ai bisogni primari, la riscoperta della simbiosi con la natura…ascoltare il silenzio, attraversare i vicoli del villaggio tra i molti anziani intenti in mestieri ormai scomparsi e i pochi bambini impegnati a inventare con niente i propri giochi, camminare per chilometri lungo sterrati deserti per giungere infine su spiagge solitarie e di una bellezza senza fiato, nuotare in acque così limpide che le barche sembrano sospese nell’aria. Qui si può dimenticare lo scorrere del tempo e lasciare che le proprie giornate vengano regolate solo dal sorgere e tramontare del sole. Al mattino la sveglia è data dalla luce che filtra attraverso le azzurre persiane e la sera il sonno è cullato dal suono del vento. Ogni giorno alla scoperta di una spiaggia diversa, di un angolo incontaminato e deserto dove crearsi un riparo sotto le tamerici e godere di un tempo senza tempo, mangiando chicchi di uva dolcissima e deliziose sfiziosità acquistate in panetteria, tra un tuffo nel vuoto del mare, la lettura di un libro desiderato e qualche pausa sonnecchiante stimolata dall’incedere ritmato delle onde.

Un pensiero su “Grecia. Micro Cicladi. Inseguendo un mondo perduto.

  1. Sono d’ accordo su questo modo di concepire il viaggio. Infatti il viaggiatore vuole scoprire popoli, persone, luoghi per arricchire il pensiero e l’anima. Senza pregiudizi e senza distrazioni ” turistiche” Ciao Enzo

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