Liguria. Il mare in bicicletta.

MareSpesso accade che quando non si hanno aspettative si venga sorpresi positivamente e la sensazione è piacevole… decisamente piacevole. Nel nostro caso più fattori hanno contribuito alla gradevole esperienza che abbiamo vissuto pochi giorni fa: un clima anticipatamente estivo, la scoperta di luoghi mai visitati, una sistemazione in albergo con un dettaglio unico, la rara occasione in Italia di vedere una riqualificazione intelligente e, non da ultimo, il fatto che tutto questo fosse frutto di un regalo.
Forse non tutti sanno che negli ultimi anni un intero tratto della ferrovia che collegava diversi paesi lungo la riviera dell’alto ponente ligure è stato trasformato in una bellissima pista ciclo-pedonale, occasione unica per chi voglia conciliare sport e mare, ma anche per chi desideri per una volta sperimentare anche in Italia la straordinaria avventura di pedalare lungo una pista dedicata a ciclisti e pedoni…no auto, no rumori molesti, no compromessi di sorta, solo natura e pedali, un’esperienza “nordica”.

galleriaIl nostro piccolo giro d’Italia inizia a Ospedaletti e finisce a San Lorenzo al Mare attraversando Sanremo, Bussana, Arma di Taggia, Riva Ligure, S. Stefano al Mare, Aregai di Cipressa, per un percorso totale di circa 24 chilometri…che raddoppia se si considera il ritorno, ovviamente. Il nostro incosciente spirito avventuroso ci impone di percorrere tutto il tragitto e preferiamo soprassedere sulla fatica provata al ritorno soprattutto perché interamente ripagata dal paesaggio e dalla eccezionalità dell’esperienza.
L’intelligente riqualificazione ha interessato il tracciato costiero della vecchia ferrovia a binario unico che collegava Genova e Ventimiglia nel tratto tra Ospedaletti e San Lorenzo spostato nel 2001 a monte. Da allora, tra parziali inaugurazioni e milioni di euro investiti, arriviamo a marzo 2014 con l’apertura ufficiale in occasione della  105ª Milano-Sanremo e a maggio 2015 con la partenza della prima tappa del Giro d’Italia per festeggiare la quale la galleria di Ospedaletti, lunga più di un chilometro e mezzo, è stata dedicata alla celebre Milano-Sanremo e “arredata” con scritte e pannelli luminosi che ricordano i grandi campioni della storia del ciclismo. Ancora oggi, dopo 14 anni dall’inizio del progetto, in alcuni tratti i lavori non sono definitivamente conclusi, tuttavia la pista è interamente percorribile e pare ci sia l’intenzione di prolungarla fino ad Andora.
E’ possibile godere del paesaggio dell’incantevole Parco costiero Riviera dei fiori sia a piedi che in bici senza ostacolarsi a vicenda poiché la pista è molto ampia e i percorsi sono stati differenziati per coloro che amano passeggiare in tranquillità, per gli appassionati del footing e  per i ciclisti ovviamente. Ci sono numerosi punti attrezzati per fare una pausa, ma quello che rende questa pista particolarmente interessante è la possibilità di conciliare l’attività fisica con il turismo fermandosi a visitare i paesi liguri che essa attraversa e che nell’ultimo decennio sono stati ben recuperati proprio grazie allo spostamento della ferrovia a monte che ha consentito di eliminare l’orribile muraglia che correva a filo spiaggia sostituita da belle riqualificazioni dei lungomare.

OmbrellinoTra questi Ospedaletti è quello che abbiamo scelto per pernottare e dobbiamo confessare che da tempo immemore non ci capitava di dormire a finestra aperta cullati dal rumore delle onde che si infrangono sulle rocce, una sensazione magnifica che rimarrà uno dei ricordi più indelebili di questa breve vacanza. Il paese è simile a tutti quelli di questo tratto di costa ligure caratterizzati da piccoli ma curati centri storici che si snodano tra decine di vicoletti stretti dai quali spiare, come attraverso il foro di una serratura, scorci di mare sullo sfondo incorniciati da archi, balconi con i panni stesi ad asciugare e piccole botteghe artigiane. In questi giorni, poi, in occasione del Giro d’Italia, tutto è tinto di rosa con i muri arredati da ombrellini e biciclette appese che creano un’ atmosfera surreale, una mostra d’arte d’avanguarde calata nella vita reale. Due giorni soltanto che però hanno consegnato alla nostra memoria ricordi piacevoli tra sfide personali di resistenza fisica che ci hanno inorgoglito, la natura che con magnifici suoni e colori ha colmato i nostri sensi e la piacevole sensazione che anche in Italia se lo si vuole davvero…… si può fare!