Sicily on the road. Da Agrigento a Ragusa passando per la Valle dei Templi.

IMG_0531From Agrigento to Ragusa through the Valley of Temples.

From north of Sicily we go to Agrigento and we decide to visit the Valley of Temples. The second disappointment of our trip. After a long trip through immense valleys and a wonderful view on the sea, when you arrive in Agrigento you remain astonished in front of a cluster of horrible buildings. Certainly the poet Pindar must have seen something very different if in 400 BC called Agrigento “the most beautiful city of the immortals.” The Valley of the Temples would be the perfect archaeological site. Yet all this magnificence is abandoned and the total absence of descriptive panels makes the visit a frustrating wander among the stones and ruins and you don’t understand anything about it. We go away angry and we decide to go to Ragusa. When we arrive in the place chosen for the night we find a splendid farm of the early 800 fully renovated, surrounded by the beautiful countryside of Ragusa. After the disappointment of Agrigento we are happy to verify that there are a lot of areas where people have respect of its past and culture. This improves our mood and full of optimism and curiosity we stop here for a few days.

Lasciato il nord della Sicilia decidiamo di visitare la zona di Agrigento con una sosta dovuta alla Valle dei Templi. Nelle intenzioni vi era anche un pernottamento, ma giunti lì i nostri progetti sono velocemente mutati costringendoci ad un radicale cambio di programma. La causa di tale cambiamento imprevisto è stata la seconda delusione  di questo nostro viaggio. Quando si arriva ad Agrigento si rimane esterrefatti di fronte ad un ammasso di edifici orribili senza soluzione di continuità, tantomeno un qualsivoglia progetto urbanistico, che, almeno su di noi, ha avuto un effetto devastante. Dopo aver attraversato immense vallate ed aver fiancheggiato la costa per chilometri, ritrovarsi questa muraglia di cemento senza alcun gusto estetico ci ha respinti bruscamente senza suscitare in noi alcun desiderio di addentrarci nella città intasata da un traffico indescrivibile e da un rumore assordante. Come si può passare da un patrimonio storico straordinario ad un tale scempio? Agrigento è la celebrazione del brutto. Di certo il poeta Pindaro deve aver visto qualcosa di ben diverso se nel 400 A.C. definì Agrigento “la più bella delle città immortali“.
Ci si apre una ferita nel cuore ogni volta che siamo costretti a descrivere con tanta negatività luoghi del nostro meraviglioso Paese deturpati e abbandonati al degrado e purtroppo non fa eccezione neppure la Valle dei Templi. Ci è capitato di visitare luoghi nel mondo in cui piccoli reperti archeologici sono stati valorizzati a tal punto da renderli siti di fama mondiale in cui il visitatore è guidato a percorrere un viaggio nel passato abilmente narrato, dove ogni pietra o mosaico è stato splendidamente recuperato e poi protetto. La Valle dei Templi sarebbe il sito archeologico per eccellenza: rovine di templi del VI secolo A.C., tombe paleocristiane fino al magnifico e quasi integro Tempio della Concordia che assieme a quello di Zeus Olimpio e a quello di Castore e Polluce, di cui restano solo quattro colonne, concorrono a formare una delle zone archeologiche più importanti al mondo. Eppure tutta questa magnificenza è in stato di abbandono e la totale assenza di pannelli descrittivi rende la visita un frustrante girovagare tra pietre e rovine di cui non si comprende alcunché. Il sito poi è diviso da una strada trafficatissima in cui il rumore certo non favorisce la magia, comunque del tutto assente, che dovrebbe avvolgere questi luoghi. I servizi sono inesistenti e il personale assente. Abbiamo incontrato turisti stranieri con lo sguardo vacuo completamente incapaci di orientarsi e frustrati dall’ impossibilità di capire cosa stessero guardando. Siamo andati via arrabbiati e ci siamo vergognati davanti al mondo giunto lì per visitare un luogo memorabile e ritrovatosi di fronte al nulla. Decidiamo, perciò, di annullare anche il pernottamento e allunghiamo il percorso di altri cento chilometri circa scegliendo Ragusa come tappa successiva.

IMG_0548Quando arriviamo nel posto scelto per pernottare ci ritroviamo in una splendida masseria dei primi dell’800 perfettamente ristrutturata, circondata dalla bella campagna ragusana. Un recupero eccellente che ha mantenuto intatti spazi e manufatti originali nel rispetto della tradizione contadina. Dopo la delusione di Agrigento è stata una boccata di ossigeno verificare che numerosi sono ancora i tratti di questa terra rispettosi del proprio passato e della propria cultura. Questo ha migliorato il nostro stato d’animo e così, carichi di ottimismo e di curiosità, ci fermiamo per qualche giorno certi che Ragusa e i suoi dintorni ci  regaleranno magnifiche esperienze.

IMG_0551Consigli pratici:
Useful information
Dormire/Accomodation: Residence Mastro Vanni Via del Bagolaro 1 C/da Fortugnello – Ragusa
Mangiare/TavernsLa taverna del lupo Piazza Cappuccini, 22 – Ragusa