Sicily on the road. From Ragusa to Noto… the end.

IMG_0591Our road trip in Sicily brings us to Ragusa, beautiful baroque city. From the upper city, elegant and full of beautiful old houses, going down a staircase of 250 steps, you reach the lower city where the baroque magnificence finds its highest expression. The Palazzo Cosentini, the church of San Giorgio and the Garden Ibleo are magnificent places.
From Ragusa you can easily reach two other beautiful places: going to north you can find the Villa Romana del Casale, luxurious roman residence built in the first quarter of the 4th century AD, and to south-west you get to the Castle of Donnafugata, medieval castle of the time of Gattopardo.
From Ragusa along the coast road we arrive in Noto extraordinary town of late Baroque.
Here the coastal area is perhaps one of the most beautiful in all of Sicily. From oasis of Vendicari going to north you can find wide sandy beaches with clear sea and intact Mediterranean vegetation.
Ups and downs our journey ends here and even if we know there are a lot of places to visit, we choose  to escape the mass tourism that has invaded every place. We will return back to be surprised by this land so full of contradictions.

Il nostro viaggio on the road in lungo e in largo per la Sicilia ci porta a Ragusa, città splendida che costringe a camminare con il naso all’insù ammirati e persi tra le innumerevoli facciate barocche che si susseguono un palazzo dopo l’altro. Da Ragusa superiore, elegante e ricca di belle dimore antiche, scendendo lungo una suggestiva scalinata di 250 gradini, si giunge a Ragusa Ibla dove la magnificenza barocca trova la sua massima espressione. Passeggiando si possono ammirare il Palazzo Cosentini i cui balconi a sbalzo sono sostenuti da mensole decorate con teste di mostri e figure grottesche, la Chiesa di San Giorgio con la sua facciata che sembra slanciata verso l’alto da una ripida magnifica scalinata, fino a raggiungere in fondo al corso il Giardino Ibleo, un parco splendidamente curato da cui si gode una bellissima vista panoramica sulla vallata dell’Erminio. Sebbene la pendenza sia un po’ faticosa, non bisogna rinunciare a gironzolare per le vie di questa città perché dietro ad ogni angolo si viene sorpresi da facciate meravigliose. Di sera le luci dei lampioni rendono l’atmosfera molto suggestiva e romantica.

Da Ragusa, poi, si possono raggiungere facilmente altri due luoghi che certamente meritano una visita. Puntando a nord verso Piazza Armerina si giunge alla Villa Romana del Casale, lussuosa residenza risalente al IV d.C. Nel corso dei nostri viaggi abbiamo spesso visitato antiche dimore romane, ma questa ci ha particolarmente stupiti per gli splendidi mosaici e anche per la varietà degli ambienti che rendono la visita un realistico viaggio nel tempo. Al di là delle polemiche che ne sono conseguite, il sistema di passerelle e cupole realizzate per proteggere i mosaici all’interno delle numerose stanze è un ottimo esempio di recupero e mantenimento di reperti archeologici e il percorso guidato consente di comprendere il susseguirsi delle rappresentazioni man mano che si prosegue nella visita.
Se invece da Ragusa si punta a sud-ovest si arriva al Castello di Donnafugata. Lungo piccole strade bordate dai tipici muretti a secco si attraversa la campagna ragusana dominata da distese di ulivi centenari e caratteristici alberi carrubi. Solo il panorama varrebbe il viaggio e comunque il castello medievale è davvero bello con gli interni perfettamente conservati che rievocano i fasti dell’epoca del Gattopardo.

IMG_0580Dopo aver ammirato i dintorni di Ragusa, percorrendo la strada litoranea siamo arrivati a Noto straordinaria cittadina tardo barocca interamente ricostruita dopo il terremoto del 1693 lungo tre vie principali che vanno da est a ovest in modo che il sole le illumini dall’alba al tramonto. Se non fosse per le folle di turisti impegnati tutte le sere nel caratteristico “passeggio”, Noto di notte è molto affascinante anche grazie ad una illuminazione studiata ad arte per valorizzare le facciate dei bellissimi edifici.

IMG_0610La zona costiera, poi, è forse una delle più belle di tutta la Sicilia. Dall’oasi di Vendicari procedendo verso nord si possono trovare ampie spiagge sabbiose con un mare limpido che sfuma dal bianco al verde e alle spalle, in ampi tratti, una macchia mediterranea ancora intatta. Un vero paradiso da vivere rigorosamente fuori stagione.

MareTra alti e bassi il nostro viaggio in Sicilia termina qui e scientemente scegliamo di non fare altre tappe per sfuggire agli eccessi del turismo di massa che ha ormai invaso ogni luogo. Ci riserviamo di tornare in futuro per farci ancora sorprendere da questa terra così piena di contraddizioni, fonte di amore e odio, ma certamente unica al mondo per ricchezza di storia e natura.

Sicily on the road. Da Agrigento a Ragusa passando per la Valle dei Templi.

IMG_0531From Agrigento to Ragusa through the Valley of Temples.

From north of Sicily we go to Agrigento and we decide to visit the Valley of Temples. The second disappointment of our trip. After a long trip through immense valleys and a wonderful view on the sea, when you arrive in Agrigento you remain astonished in front of a cluster of horrible buildings. Certainly the poet Pindar must have seen something very different if in 400 BC called Agrigento “the most beautiful city of the immortals.” The Valley of the Temples would be the perfect archaeological site. Yet all this magnificence is abandoned and the total absence of descriptive panels makes the visit a frustrating wander among the stones and ruins and you don’t understand anything about it. We go away angry and we decide to go to Ragusa. When we arrive in the place chosen for the night we find a splendid farm of the early 800 fully renovated, surrounded by the beautiful countryside of Ragusa. After the disappointment of Agrigento we are happy to verify that there are a lot of areas where people have respect of its past and culture. This improves our mood and full of optimism and curiosity we stop here for a few days.

Lasciato il nord della Sicilia decidiamo di visitare la zona di Agrigento con una sosta dovuta alla Valle dei Templi. Nelle intenzioni vi era anche un pernottamento, ma giunti lì i nostri progetti sono velocemente mutati costringendoci ad un radicale cambio di programma. La causa di tale cambiamento imprevisto è stata la seconda delusione  di questo nostro viaggio. Quando si arriva ad Agrigento si rimane esterrefatti di fronte ad un ammasso di edifici orribili senza soluzione di continuità, tantomeno un qualsivoglia progetto urbanistico, che, almeno su di noi, ha avuto un effetto devastante. Dopo aver attraversato immense vallate ed aver fiancheggiato la costa per chilometri, ritrovarsi questa muraglia di cemento senza alcun gusto estetico ci ha respinti bruscamente senza suscitare in noi alcun desiderio di addentrarci nella città intasata da un traffico indescrivibile e da un rumore assordante. Come si può passare da un patrimonio storico straordinario ad un tale scempio? Agrigento è la celebrazione del brutto. Di certo il poeta Pindaro deve aver visto qualcosa di ben diverso se nel 400 A.C. definì Agrigento “la più bella delle città immortali“.
Ci si apre una ferita nel cuore ogni volta che siamo costretti a descrivere con tanta negatività luoghi del nostro meraviglioso Paese deturpati e abbandonati al degrado e purtroppo non fa eccezione neppure la Valle dei Templi. Ci è capitato di visitare luoghi nel mondo in cui piccoli reperti archeologici sono stati valorizzati a tal punto da renderli siti di fama mondiale in cui il visitatore è guidato a percorrere un viaggio nel passato abilmente narrato, dove ogni pietra o mosaico è stato splendidamente recuperato e poi protetto. La Valle dei Templi sarebbe il sito archeologico per eccellenza: rovine di templi del VI secolo A.C., tombe paleocristiane fino al magnifico e quasi integro Tempio della Concordia che assieme a quello di Zeus Olimpio e a quello di Castore e Polluce, di cui restano solo quattro colonne, concorrono a formare una delle zone archeologiche più importanti al mondo. Eppure tutta questa magnificenza è in stato di abbandono e la totale assenza di pannelli descrittivi rende la visita un frustrante girovagare tra pietre e rovine di cui non si comprende alcunché. Il sito poi è diviso da una strada trafficatissima in cui il rumore certo non favorisce la magia, comunque del tutto assente, che dovrebbe avvolgere questi luoghi. I servizi sono inesistenti e il personale assente. Abbiamo incontrato turisti stranieri con lo sguardo vacuo completamente incapaci di orientarsi e frustrati dall’ impossibilità di capire cosa stessero guardando. Siamo andati via arrabbiati e ci siamo vergognati davanti al mondo giunto lì per visitare un luogo memorabile e ritrovatosi di fronte al nulla. Decidiamo, perciò, di annullare anche il pernottamento e allunghiamo il percorso di altri cento chilometri circa scegliendo Ragusa come tappa successiva.

IMG_0548Quando arriviamo nel posto scelto per pernottare ci ritroviamo in una splendida masseria dei primi dell’800 perfettamente ristrutturata, circondata dalla bella campagna ragusana. Un recupero eccellente che ha mantenuto intatti spazi e manufatti originali nel rispetto della tradizione contadina. Dopo la delusione di Agrigento è stata una boccata di ossigeno verificare che numerosi sono ancora i tratti di questa terra rispettosi del proprio passato e della propria cultura. Questo ha migliorato il nostro stato d’animo e così, carichi di ottimismo e di curiosità, ci fermiamo per qualche giorno certi che Ragusa e i suoi dintorni ci  regaleranno magnifiche esperienze.

IMG_0551Consigli pratici:
Useful information
Dormire/Accomodation: Residence Mastro Vanni Via del Bagolaro 1 C/da Fortugnello – Ragusa
Mangiare/TavernsLa taverna del lupo Piazza Cappuccini, 22 – Ragusa